Circa a metà di Quiet Riot Grrrl, la canzone che apre il loro nuovo EP Indy Rock Royalty Comb, i Tomorrows Tulips trascinano nel finale di una strofa le parole "come on, feel the noise". Impossibile non pensare subito a una citazione del classico hard rock degli Slade, che dal 1973 a oggi ha avuto mille cover. Quella più universalmente nota è prorio della band heavy metal di Los Angeles... Quiet Riot. A questo punto, va detto che anche la stessa Quiet Riot Grrrl è una cover, ed è un meraviglioso omaggio che i Tomorrows Tulips fanno ai Further, la formazione dei fratelli Rademaker (che avrebbero poi dato vita ai Tyde e ai Beachwood Sparks) il cui suono fu una perfetta connessione tra l'indie rock Anni Novanta più classico, tra Dinosaur Jr e Sonic Youth, e il ritorno alla psichedelia californiana Sixties.
I Tomorrows Tulips, con il loro stile slacker, da surfisti prestati quasi per caso al culto lo-fi dei feedback e dei riverberi, si innestano di diritto in questa genealogia, e lo fanno con la consueta e indolente sfacciataggine. A prima vista, Indy Rock Royalty Comb sembra un lavoro molto più laconico, per non dire elusivo, rispetto al grandioso When, il precedente album del 2014. Mi pare che la band di Costa Mesa abbia qui trascurato quel carattere di sensulità, quell'elemento giocoso e apertamente erotico che ti ricollegava a un rock'n'roll scarno e primitivo. In compenso, ci regala un set breve ma tutto sommato equilibrato in cui ogni frammento del loro caleidoscopio trova posto e si incastra. Parte del disco è stata registrata ai Dub Narcotic Studios insieme a Calvin Johnson; Why I Didn't Like August 93 potrebbe davvero essere dei Pavement (a parte lo humour); Walk Away e At The Movies sono una micidale doppietta velvetiana; la torbida Check Me Out te la immagini cantata da J Mascis, mentre Convertible PCH procede con quell'andatura dinoccolata alla Thurston Moore. (A proposito, non sarà un caso che il chitarrista Alex Knost abbia messo in piedi un progetto noise insieme a Kim Gordon chiamato Glitterbust.)
In attesa del prossimo album vero e proprio, i Tomorrows Tulips, con lo stridore delle loro chitarre da gloriosi perdenti e il sorriso delle loro voci sussurrate, continuano comunque a farti sentire il sole sulla pelle già dalla prima nota. Il fatto che verranno a suonare sulla spiaggia dell'Hana-bi (insieme alle Nots!) il prossimo primo giugno è davvero la migliore delle notizie.
Tomorrows Tulips - Why I Didn't Like August 93
Tomorrows Tulips - Check Me Out
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