[Video première] Stranger Paws - "Tie-Beams"

Stranger Paws - Tie-Beams


«1991: è il mio sesto compleanno. Dopo la torta mia madre mi tende un pacchetto azzurro con un motivo tartan. Ho paura sia il solito libro-gioco, quello con i dadi, dove sei costretto a leggere ed immaginarti tutto. O forse l’ennesimo set di dinosauri, destinati a chili di polvere sulla libreria di ciliegio ambrato. E invece no, dopo il primo strappo, capisco che è solo un pacchetto di Zigulì alla fragola. Piango per mezz’ora, disperato. Poi d’un tratto i miei, tra l’impietosito e il divertito, me ne porgono un altro, con la carta tutta piena di piccoli clown. Inizio lentamente a scartarlo, ma il cuore accelera ed anche io vado più veloce, penso già agli amici a scuola, ai pomeriggi sul mio letto, ai viaggi infiniti nella macchina dei miei: è un fantastico Game Boy. Bianco.»



Questa è la storia di Stranger Paws, e forse davvero basta un mito originario come questo, un classico "momento dopo il quale nulla sarà più come prima" per raccontare e spiegare  tutto quello che è venuto poi. Bastavano quel minuscolo schermo e una manciata di pixel colorati per riempire il mondo: "il pavimento a quadri della scuola è un Tetris gigante, le strade e i vicoli stretti del quartiere diventano il perfetto sfondo per Pac-Man, e le panchine o i gradini delle case ti fanno sentire Super Mario". Poi con gli anni i videogiochi scadono sempre più "nel loro banale iperrealismo", e per Stranger Paws è naturale passare dall'amore per le consolle a quello per i campionatori e i sintetizzatori.

Flash forward fino all'incontro con Lady Sometimes Records e MiaCameretta Records, le etichette per cui a settembre uscirà Concrete Structures Vol. 1, l'album di debutto registrato al VDSS Recording Studio di Morolo. Ad anticiparlo, il video di Tie-Beams che presentiamo in anteprima oggi qui. Retromania, synths vintage alla Com Truise o Miami Nights 1984, e atmosfere sospese che sembrano uscire da uno spin-off di Stranger Things. Il disco, in realtà, avrà riferimenti ben più solidi e sarà un concept su elementi tipici dell'ingegneria civile: "strutture di cemento, ma anche strutture concrete che richiamano la musique concrète ed il desiderio di manipolare suoni pre-esistenti - in questo caso sintetici, proprio come materiali edili - al fine di ricostruire un immaginario nostalgico, il ricordo di un’altra realtà, per certi aspetti più umana del presente virtualizzato".

Intanto, inserite il gettone e godetevi il pezzo.





Il video è realizzato da Bubi Visual Arts. La voce che si sente a un certo punto è quella di Giovanna Vedovati dei Tiger! Shit! Tiger! Tiger!.

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