Dopo i grandi successi della compilation di Natale di polaroid, dopo tutta la musica a tema natalizio che esce da ogni dove senza sosta, scommetto che a quest'ora avete proprio voglia di un po' di canzoni indiepop con "Christmas" nel titolo.
Niall McCamley, il batterista degli Spook School, si candida a diventare il Babbo Natale Twee dell'anno e forse non solo. Infatti, è lui fotografato sulla copertina del nuovo singolo pubblicato "in occasione delle festività" dalla band di Glasgow, Someone To Spend Christmas With: “This is a song about figuring out how you want to conduct your own relationships when it feels like the world is full of conflicting advice about the ‘best’ way to do it, whether that be monogamy, polyamory, or something else entirely. The refrain relates to the ideal of having one important person in your life with whom you’ll always spend your special occasions. Merry Christmas from The Spook School!”
I Porridge Radio, quintetto di Brighton capitanato da Dana Margolin, possono suonare spigolosi come le Raincoats quanto sofisticati come i Broken Social Scene. Riescono a passare dal bedroom pop più intimo a un post-punk trascinante, infilando in mezzo una fantastica cover di Daniel Johnston. E poi hanno condiviso un tour con gli Evans The Death, quindi per me sono automaticamente fighissimi. Per questo Natale hanno realizzato un flexidisc su Art Is Hard intitolato O. Christmas, che parte piano e poi a poco a poco degenera: "the song is the soundtrack to that Christmas Eve where you remember how much you hate your hometown and walk home alone in the rain. Because your life is far too dismal for it to snow on Christmas Eve".
Ormai presenza fissa in questa rubrica, i Fascinations Grand Chorus non potevano esimersi dal regalarci un delizioso singolo retrò, quanto meno per rimediare all'assenza di She & Him dal Natale di quest'anno. Merry Merry Christmas è perfetto per i baci sotto il vischio e contiene un paio di inediti e una cover del classico Christmas Waltz:
Anche in casa Sacred Bones festeggiano il Natale, ovviamente alla loro maniera. Elias Bender Rønnenfelt, già nei danesi Iceage, ormai da tre anni è attivo come Marching Church e per festeggiare il Santo Natale ha pubblicato un singolo, Christmas On Earth, che racconta la storia drammatica di un padre che per le feste rapisce i figli di cui ha perso la custodia. Arrangiamenti sontuosi da crooner, campanelli, fiati e grandi cori, che però rivelano una luce via via più cupa:
The Christmas Cards sono una specie di supergruppo nato dall'incontro tra The Postcards e Father (se trovate dei link più recenti di dieci anni fa, mandate un messaggio). Dovevano realizzare una canzone per la compilation della Emotional Response, e poi si sono divertiti così tanto da tirarne fuori un album intero, Let's Stay Up All Night Playing Christmas Songs. La cover di Christmas Time Is Here di Lee Mendelson e Vince Guaraldi è una delle più divertenti mai sentite:
Nel jukebox natalizio non può mancare la Matinée Recordings! L'etichetta californiana, infatti, ha da poco pubblicato il nuovo EP della one man band scozzese Bubblegum Lemonade, cinque tracce originali super jangling e festose, più una cover di Silent Night. Lawrence "Laz" McCluskey non poteva che intitolare la raccolta Laz Christmas:
Niall McCamley, il batterista degli Spook School, si candida a diventare il Babbo Natale Twee dell'anno e forse non solo. Infatti, è lui fotografato sulla copertina del nuovo singolo pubblicato "in occasione delle festività" dalla band di Glasgow, Someone To Spend Christmas With: “This is a song about figuring out how you want to conduct your own relationships when it feels like the world is full of conflicting advice about the ‘best’ way to do it, whether that be monogamy, polyamory, or something else entirely. The refrain relates to the ideal of having one important person in your life with whom you’ll always spend your special occasions. Merry Christmas from The Spook School!”
I Porridge Radio, quintetto di Brighton capitanato da Dana Margolin, possono suonare spigolosi come le Raincoats quanto sofisticati come i Broken Social Scene. Riescono a passare dal bedroom pop più intimo a un post-punk trascinante, infilando in mezzo una fantastica cover di Daniel Johnston. E poi hanno condiviso un tour con gli Evans The Death, quindi per me sono automaticamente fighissimi. Per questo Natale hanno realizzato un flexidisc su Art Is Hard intitolato O. Christmas, che parte piano e poi a poco a poco degenera: "the song is the soundtrack to that Christmas Eve where you remember how much you hate your hometown and walk home alone in the rain. Because your life is far too dismal for it to snow on Christmas Eve".
Ormai presenza fissa in questa rubrica, i Fascinations Grand Chorus non potevano esimersi dal regalarci un delizioso singolo retrò, quanto meno per rimediare all'assenza di She & Him dal Natale di quest'anno. Merry Merry Christmas è perfetto per i baci sotto il vischio e contiene un paio di inediti e una cover del classico Christmas Waltz:
Anche in casa Sacred Bones festeggiano il Natale, ovviamente alla loro maniera. Elias Bender Rønnenfelt, già nei danesi Iceage, ormai da tre anni è attivo come Marching Church e per festeggiare il Santo Natale ha pubblicato un singolo, Christmas On Earth, che racconta la storia drammatica di un padre che per le feste rapisce i figli di cui ha perso la custodia. Arrangiamenti sontuosi da crooner, campanelli, fiati e grandi cori, che però rivelano una luce via via più cupa:
The Christmas Cards sono una specie di supergruppo nato dall'incontro tra The Postcards e Father (se trovate dei link più recenti di dieci anni fa, mandate un messaggio). Dovevano realizzare una canzone per la compilation della Emotional Response, e poi si sono divertiti così tanto da tirarne fuori un album intero, Let's Stay Up All Night Playing Christmas Songs. La cover di Christmas Time Is Here di Lee Mendelson e Vince Guaraldi è una delle più divertenti mai sentite:
Nel jukebox natalizio non può mancare la Matinée Recordings! L'etichetta californiana, infatti, ha da poco pubblicato il nuovo EP della one man band scozzese Bubblegum Lemonade, cinque tracce originali super jangling e festose, più una cover di Silent Night. Lawrence "Laz" McCluskey non poteva che intitolare la raccolta Laz Christmas:
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