Un paio d'anni fa Up To Anything, l'esordio fulminante dei Goon Sax, era finito dritto tra i miei personali dischi dell'anno, e perciò oggi, quando è arrivato l'atteso annuncio del loro secondo album, We're Not Talking, ho subito indirizzato un ideale brindisi verso l'Australia.
Secondo il comunicato che lo presenta, il disco "shows how much can change between the ages of 17 and 19. It's a record that takes the enthusiasms of youth and twists them into darker, more sophisticated shapes. Relationships are now laced with hesitation, remorse, misunderstanding and ultimately compassion". I ragazzi stanno passando dalla loro fase più apertamente indiepop a qualcosa di più post-punk, e se può essere un'anticipazione di questo cambio di prospettiva, c'è un nuovo singolo da ascoltare, She Knows. Suono più robusto, atmosfera decisamente più nevrotica (qualcosa mi ricorda certi Josef K più austeri): "a song about losing hope, stubbornness and heartache". Insomma, ci vado a nozze.
Unica nota davvero negativa: We're Not Talking, che uscirà ancora una volta per Chapter Music ma con l'aggiunta della Wichita per Europa e USA, si farà attendere fino al 14 settembre.
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