Nella primavera dell'anno scorso la band reggiana dei Catalog pubblicava l'EP di esordio intitolato Happy OK per La Barberia Records. Un lavoro che, seppure in poche tracce, riusciva a mettere in mostra un gusto musicale sofisticato, capace di mescolare influenze indie rock e Nineties con atmosfere più new wave, grazie anche a innesti di synth e percussioni elettroniche. I Catalog stanno lavorando al primo LP vero e proprio, ma intanto, per non rimanere troppo con le mani in mano, hanno deciso di pubblicare un ultimo video tratto da quell'EP, per la mia traccia preferita By The Montains, e io sono molto felice di presentarlo oggi qui in anteprima, insieme a una piccola intervista con la band.
Per cominciare, mi raccontate da dove arriva l'idea per questo video, con il suo curioso mood Anni Settanta, e come è stato realizzato?
Antonio: Il video nasce molto spontaneamente, cercando vecchie pubblicità sui meravigliosi archivi vintage che si trovano online. Avevamo una canzone dell’EP che secondo noi meritava qualcosa di più, e ci dispiaceva lasciarla senza un video tutto suo. Abbiamo usato materiale promozionale per un quartiere popolare di Siviglia, Ciudad Aljarafe. Mi piacevano molto i contrasti tra quello che dice la canzone e le immagini.
Il video di By The Mountains esce a quasi un anno dal vostro EP d'esordio Happy OK: come si è evoluto in questi mesi il progetto della band? Le prime esperienze live hanno influito sul vostro suono?
Ema: Ripartire da By The Mountains ci sembrava una buona idea per aprire il dialogo sul nuovo album che era già abbozzato quando è uscito l'EP Happy OK. I due lavori sono collegati anche per questo, ma è più un collegamento cronologico che stilistico. Abbiamo chiesto a Stefano Bortoli de La Falegnameria Records di curare l'album in uscita e questo ha influito molto sul suono.
Quale direzione ha preso l'album con la produzione di un collaboratore esterno alla band? E a proposito: c'è già una data di uscita indicativa?
Ema: Ha influito molto, ma più che come un esterno noi lo vediamo come il quarto Catalog. Siamo fortunati perché Stefano sì è appassionato al progetto, ha anche suonato in molti brani del disco. Abbiamo avuto anche Marco Degli Esposti a regalarci la chitarra in un brano, entrambi suonano nel bellissimo progetto La Notte delle Streghe. Per strafare con la fortuna, siamo anche affiancati da La Barberia Records che cura ogni uscita con il tipico entusiasmo contagioso! Il nuovo album è in buone mani insomma e sarà possibile ascoltarlo in primavera.
Quindi cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi dai Catalog? By The Mountains è la canzone forse più solare e schiettamente indie rock della vostra cassetta: farla uscire ora rappresenta in qualche modo un trait d'union tra il passato e l'immediato futuro della band?
Antonio: Credo di sì, come ti dicevo ci sono canzoni nell’album che sono nate parallelamente a By The Mountains e in qualche modo sono sorelle di un periodo di scrittura più scanzonata e diretta. È difficile però definire un trait d’union tra le nostre canzoni, che crediamo (speriamo) siano parecchio varie e diverse tra loro, e che rispecchino le varie e diverse influenze musicali di noi tre. Di solito non ci focalizziamo su uno stile o su un genere, costruiamo le canzoni in sala prove in modo molto spontaneo ed essenziale.
Pisto: By The Mountains non é soltanto uno dei tanti nostri brani che iniziano con la lettera B (anche se la cosa non è voluta), ma è un pezzo che si suona da solo: ormai conosce la strada e ci riporta sempre a casa. Per essere sicuro di non perdermi tra gli alberi del bosco l'ho impostato come suoneria del telefono.
Ema: È anche il brano con la struttura più classica dell'EP, il più rassicurante da ascoltare. Come un vecchio amico che ritrovi e la cosa ti fa piacere anche se non ricordi bene come si chiama. Mettici appunto anche gli alberi e le piante in questa immagine. Sul nuovo album ci sarà un'atmosfera simile, ma alcune piante saranno carnivore.
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