"Complessi trentacinquenni / si son tagliati i capelli" cantavano quasi trentacinque anni fa Lino e i Mistoterital, concedendosi un po' di spavaldo sarcasmo giovanile alle spalle delle loro band preferite che invecchiavano. Forse intuivano già quale sarebbe stato il loro destino: come veri personaggi dei fumetti dai quali erano scaturiti, non sarebbero mai davvero tramontati, e avrebbero per sempre continuato a vivere nuove avventure lungo le strade della Bassa, tra facoceri, Beatles e bronchenolo, evitando le angherie di Big Camillino e inseguendo il mistero di Papelargo.
Tutte le biografie dei Lino e i Mistoterital riportano che nel 1991 la band "non si sciolse ma fu congelata criogenicamente". Da allora, ogni due o tre estati, viene issata su qualche palco per tornare a tirare fuori animaletti gonfiabili dai bauli e cantare la consueta rassegna di grandi successi e trote. Ma io, come molti altri veri fansini e fansieri, ho il sospetto che i Teritals non vogliano svelare ancora cosa stanno tramando alle spalle degli Spietati Cetriolini, e preferiscano agire nell'Alta Reversibilità.
Potremo forse scoprire qualcosa di più questa sera, al Botanique, nei Giardini di via Filippo Re, a un concerto imperdibile per chi nel cuore è rimasto ancora Nullatenente.
Ridondanza sempre!
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