It's a wounded world


MICK TROUBLE



Sarebbe troppo bello poter soltanto credere alla storia di Mick Trouble, quella che, per esempio, ancora accompagna il suo primo EP nella presentazione sul sito di Rough Trade: "for a brief time in 1981, Mick Trouble was on the verge of becoming The Band That Saves Britain". Il giovane cantautore prodigioso, "the cocky bastard son of Nick Lowe and Dan Treacy", le immancabili e acclamate John Peel session, la misteriosa scomparsa da un giorno all'altro, il leggendario disco mai uscito e poi per miracolo ritrovato. Ogni pezzetto della storia di Mick Trouble sembra ritagliato da uno dei mille aneddoti intorno all'età dell'oro del post-punk UK e alla nascita della scena indie che abbiamo letto e riletto ovunque.

Ma tutto questo collage è soltanto il frutto dell'amore di Jedediah Smith, newyorkese e contemporaneo, per quei suoni e quelle band che ancora oggi non hanno smesso di riempirci di meraviglia. Del resto, sono quasi tre lustri che Jed Smith ricorre sulle pagine di questo blog e su queste frequenze: che fosse con la sua sottovalutata band My Teenage Stride o con il suo più recente e formidabile progetto Jeanines, ho sempre trovato unica la sua capacità di scrivere canzoni ruvide e al tempo stesso emozionanti.

Tutto nacque da un "finto" (?) articolo di Wondering Sound che doveva raccontare "The Best Albums That Never Existed": Smith inventò dieci biografie e registrò altrettante canzoni dai generi più diversi, dal Northern Soul al synth-pop al goth (l'articolo, con una certa ironia, si recupera solo su Archive.org mentre la playlist è ancora viva su Soundcloud). Tra queste band, Mick Trouble rappresentava un po' l'alter-ego di Smith imbevuto di TV Personalities e fredda Londra a cavallo tra Settanta e Ottanta, senza dimenticare anche una punta di beffardo anti-tatcherismo. Ma si intuisce che non si tratta di un semplice pastiche, e Smith lo ribadisce in questa intervista a Vice: "I try not to go too broad because this is not satire or parody".

Smith ormai non si nasconde più di tanto nel travestimento vintage, e come dimostra in maniera splendida Here'sThe Mick Trouble LP, "l'atteso" album di debutto uscito per Emotional Response, è ancora possibile strappare una lacrima e un sorriso con questo indiepop impolverato e ormai a pezzi, appassionato e perdente, e ritrovare dentro quei tempi andati qualcosa dei nostri: it's a wounded world.












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