Première: The Procrastinators - "Wah Tah"




The Procrastinators - 'Wah Tah'
photo by Elisa Piatti



Stagioni intere passate a chiedersi perché qui in città non si muove mai nulla, a cercare qualcosa che ti dia un po' di scossa, e poi all'improvviso un messaggio, due righe, un nome nuovo: The Procrastinators. Si definiscono "una mefistofelica creatura bolognese che prende e mescola punk scuro, garage e post punk americano" e direi che si tratta di un autoritratto indovinato. Formazione essenziale, chitarra, basso e batteria, Paolo Cicconi, Paola Paganotto e Lorenzo Mazzilli sono insieme soltanto dall'anno scorso ma hanno già cominciato a farsi le ossa in giro, suonando con nomi del calibro di Warm Drag, Movie Star Junkies e Powersolo.

Ora sta per arrivare Wah Tah, l'EP di debutto pubblicato su cassetta dalla milanese Rocketman Records, sette tracce che "si divincolano tra disagi posturbani e contemplazioni fuorvianti sull'amore finito", ed è con grande piacere che lo presentiamo oggi qui, sulle vecchie pagine di polaroid. La cosa che colpisce subito di questo disco è la disinvoltura con cui riesce ad alternare momenti di rabbia e scazzo veloce (OK Day o il singolo White Hood ne sono un ottimo esempio), ad altri acidi e torbidi (l'asfissiante Mantra), ad altri ancora carichi di un nervosismo sensuale (Lady's Well, quasi Jon Spencer).

The Procrastinators presenteranno Wah Tah dal vivo con un imperdibile release party che si annuncia già infuocato al Freakout Club il prossimo 29 settembre, insieme a nunofyrbeeswax e Glitch Bitch.









White Hood (On His Head), il primo singolo tratto da Wah Tah, racconta un incontro/scontro immaginario con quello che i giornali di solito chiamano "sovranista" ("You hide behind your white priviledge") e il "white hood" è evidentemente quello del KKK.

La canzone è accompagnata da un video girato dalla stessa band in due punti cruciali per la Bologna di oggi: XM24 e il Parco Pasolini al Pilastro. Come sottolineano i Procrastinators, questi luoghi "rappresentano delle terre di confine, di creazione di una zona autonoma e volontaria, per questo scomoda e insopportabile, nel caso di XM24, di ghettizzazione forzata e voluta dalla politica per quanto riguarda il Pilastro".

Insomma, saranno pure dei "procrastinatori" e guarderanno sempre al domani, ma le idee chiare su cosa succede qui e ora direi che non mancano.




Ascolta tutto Wah Tah:








Uno speciale ringraziamento a Oh Dear Records!


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