In qualche luogo lontano da qui sta per arrivare l'estate. Può anche essere un bel pensiero da tenere a mente, mentre stretti nei nostri impermeabili ci aggiriamo tra le foglie che hanno cominciato ad ammucchiarsi a lato nella nostra via, e il cielo si fa buio ogni giorno più in fretta. Songs For The Summer è il titolo fuori tempo massimo del secondo EP per Stars On Fire, il progetto solista di Christoph Mark, californiano residente però a Seoul. Mark aveva fatto parte degli Ampersand, band che a cavallo tra Novanta e Duemila pubblicò un ottimo mini-album su Fantastic Records (recuperato soltanto ora, suona ancora freschissimo). Questi suoi nuovi Stars On Fire si definiscono "scrappy jangle pop for people with short attention spans", ma in realtà possono essere molto di più. Se le canzoni del precedente Blue Skies Above (uscito appena a giugno) costituiscono un'indicazione, nella musica degli Stars On Fire puoi trovare una certa vena dolente shoegaze, ma anche il piacere di abbandonarsi ogni tanto a un po' di irruente rumore. C'è un continuo oscillare tra le melodie più delicate, cariche di nostalgia, e un'asprezza austera, che sembra quasi non voler concedere nulla all'ascoltatore. Forse non è un caso che il primo singolo dal nuovo EP si intitoli Salty Kiss. Suona meravigliosamente, come se gli Yo La Tengo si mettessero a fare cover dei Field Mice, e nella sua dolce pigrizia irrequieta mi fa davvero pensare alle canzoni per un'estate lontano da qui.
In qualche luogo lontano da qui sta per arrivare l'estate. Può anche essere un bel pensiero da tenere a mente, mentre stretti nei nostri impermeabili ci aggiriamo tra le foglie che hanno cominciato ad ammucchiarsi a lato nella nostra via, e il cielo si fa buio ogni giorno più in fretta. Songs For The Summer è il titolo fuori tempo massimo del secondo EP per Stars On Fire, il progetto solista di Christoph Mark, californiano residente però a Seoul. Mark aveva fatto parte degli Ampersand, band che a cavallo tra Novanta e Duemila pubblicò un ottimo mini-album su Fantastic Records (recuperato soltanto ora, suona ancora freschissimo). Questi suoi nuovi Stars On Fire si definiscono "scrappy jangle pop for people with short attention spans", ma in realtà possono essere molto di più. Se le canzoni del precedente Blue Skies Above (uscito appena a giugno) costituiscono un'indicazione, nella musica degli Stars On Fire puoi trovare una certa vena dolente shoegaze, ma anche il piacere di abbandonarsi ogni tanto a un po' di irruente rumore. C'è un continuo oscillare tra le melodie più delicate, cariche di nostalgia, e un'asprezza austera, che sembra quasi non voler concedere nulla all'ascoltatore. Forse non è un caso che il primo singolo dal nuovo EP si intitoli Salty Kiss. Suona meravigliosamente, come se gli Yo La Tengo si mettessero a fare cover dei Field Mice, e nella sua dolce pigrizia irrequieta mi fa davvero pensare alle canzoni per un'estate lontano da qui.
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