Negli ultimi due anni, a Bologna, un nome ha messo d’accordo tutti quelli che si domandavano quale sarebbe stato il futuro dell’indie rock in città: Sleap-e. La giovane band (età media intorno ai vent'anni) aveva pubblicato le prime canzoni su Bandcamp nell'estate del 2018, cogliendo l’intera scena di sorpresa. Una musica che sapeva tenere insieme certi toni languidi alla Mac De Marco con le divagazioni di un Syd Barrett, la sensualità dei Mazzy Star con la poesia contemporanea di nomi come Girlpool o Girl In Red. Concerto dopo concerto, gli Sleap-e mostravano di essere un talento prezioso e in continua crescita. Il nuovo e atteso EP Mellow, pubblicato da We Were Never Being Boring, e registrato e mixato insieme a Sam Regan e Luca Lovisetto dei Baseball Gregg, lo conferma in pieno.
Ad accompagnare la voce e la scrittura di Asia Martina Morabito, ci sono Michele Battaglioli (aka Dolan Tymas) e Francesco Bonora, già chitarra e batteria nei concittadini Leatherette, Luca Gruppioni al basso e Marco Jespersen ai synth.
La stessa Asia ci racconta qui Mellow track by track:
That’s What You Said – è il racconto abbastanza fedele di una relazione che non ha funzionato. In quel periodo mi sentivo sconfitta e, mentre più o meno consapevolmente mi avviavo verso la fase di accettazione della fine di quella storia, ho preso e riportato nel testo della canzone tutto ciò che la persona in questione mi ha detto l’ultima volta che ci siamo visti. «This is not what I want / You're not what I want».
Comfort Zone – questa canzone parla di una “protected zone”, del mio “habitat naturale”, ovvero della mia camera, delle mie abitudini, dei rapporti che ho con le persone che mi sono vicine, e ovviamente delle mie debolezze. In fondo, è questa canzone stessa a essere la mia “comfort zone”.
You Already Know – ogni volta che riascolto You Already Know mi tornano in mente molte sensazioni e ricordi di quando avevo sedici anni. In particolare, parlo di una sensazione molto importante per me: sentire di voler davvero bene a qualcuno e di provare un’immensa empatia. «Even when you say “I don't like you” / I'm with you»
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