There’s a new place she must liberate inside her own head

The Orielles - Disco Volador


In questi giorni surreali e preoccupanti di #iorestoacasa, un album divertente e leggero per evadere e volare nel cosmo ce lo regalano The Orielles, giunti al secondo lavoro su Heavenly Recordings. Già il titolo Disco Volador dichiara nettamente le loro intenzioni: se la traduzione immediata è quella di "disco volante" in spagnolo, è anche vero che le allusioni sono molteplici. "It could be a frisbee, a UFO, an alien nightclub or how you feel when you fly; what happens to your body physically or that euphoric buzz from a great party", dichiara la bassista e cantante Esmé Dee Hand-Halford. In questo "volare disco" la band Manchester si scrolla di dosso ormai definitivamente le ultime influenze più jangling e indiepop, e abbraccia del tutto quell'estetica retro-futurista Anni Novanta, figlia di Stereolab e High Llamas, a sua volta erede della tradizione Sixties di autori come Piero Umiliani e altri classici. Gli Orielles aggiungono un filtro patinato e luccicante, che smussa gli spigoli di quel suono, satura tutti i colori e si lancia su orbite più edonistiche: vedi per esempio Bobbi's Second World che si avvinghia intorno a citazioni di Funkytown, o Rapid I che sembra proiettare i neon di un dancefloor Seventies al centro della galassia, per non parlare del gran finale dell'album, una title track di generosa Space Samba a cui chiedere senza mezzi termini "can you re-align the boundaries of my sensory home?" (per tornare in argomento quarantena).

Ho letto in giro recensioni ben poco entusiaste per queste dieci canzoni. A dire il vero non capisco il motivo: forse il mio bisogno di allegria e immaginazione nella situazione incui ci troviamo mi fa sopravvalutare Disco Volador, ma mi sento del tutto appagato a perdermi dentro queste strofe dal senso forse sfuggente ma comunque spensieratamente "cosmiche" e curiosamente attuali:



With my fate behind my back

Is last Thursday ever real

Do the footprints make it clearer?

And they say it seems that the universe is blue

Seen through closed eyes

You make up your mind as time passes by








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