Con quel nome che rimanda al "Grand Hotel Budapest" di Wes Anderson, e con quel suono che mi ha fatto subito tornare in mente un certo shoegaze di inizio secolo (penso soprattutto ai Mixtapes & Cellmates delle prime uscite e gli A Sunny Day In Glasgow), questi quattro ragazzi di Göteborg non potevano non entrare subito nel cuore di questo vecchio blog.
I Boy With Apple sono Saga Fransson, Zara Henriksson, Tim Hedlund e Arvid Boström, stanno assieme dall'inizio dell'anno scorso e dopo un paio di singoli autoprodotti sono approdati alla VÅRØ Records. È stata da poco pubblicata Green Eyes, canzone dalle atmosfere molto eteree e ovviamente molto Slowdive.
Se capisco bene cosa intende Google Translate in questa intervista, la canzone racconta in qualche modo il diventare adulti in una società in decadenza, e racchiude il desiderio di restare sani di mente senza cadere in atteggiamenti autodistruttivi. Finché ci sarà musica come questa, sono convinto che sarà più facile.
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