Il Nastrone dell'Estate 2020!

Il Nastrone dell'Estate 2020 - polaroid.blogspot.com

Chiudi casa per le vacanze, prima di uscire controlli il gas, le finestre, i biglietti e le chiavi nello zaino. Ricordati di postare sul blog il Nastrone dell'Estate e di portarlo con te.
Quest'anno non credevi nemmeno di riuscire a partire, e invece eccoti qui, a pensare che, nonostante la quantità di persone che là fuori sembrano fare di tutto soltanto per rovinarci la vita, l'estate è sempre bellissima, nella distanza e nella musica, ed è qui ancora una volta.

Questa è la mia playlist, c'è il player di Mixcloud per lo streaming (grazie NEU Radio!) e se volete registrare il Nastrone sulle vostre C60 metto anche il link mp3 per il download. La foto di copertina è di Marta Mariani che ringrazio.





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01) BOYRACER - The Rest Of Yr Life
Non poteva che cominciare così, con quel giro di due accordi e un urlo di festa, un pezzo tirato da Beach Boys punk che solo dei grintosi veterani come i Boyracer potevano inventare!





02) R.E. Seraphin - Today Will Be Kind
Guarda il cielo stamattina, hai tutto il tempo davanti, non c'è davvero nessun motivo per non credere che oggi non sarà gentile con te. Smagliante power pop dalla California firmato da Ray Serapnin, già frontman dei Talkies.





03) RVG - Perfect Day
Non preoccupiamoci di quello che succede o quello che gli altri vogliono farci credere: ogni giorno può essere perfetto per noi. Le chitarre Anni Ottanta della band di Melbourne sanno prendere frustrazione e sconforto e tirarne fuori riscatto e forza, e in certi momenti è tutto quello che occorre.





04) Built To Spill - Mountain Top (Daniel Johnston cover)
La vacanza in cui avevamo in macchina un disco nuovo dei Built To Spill ed erano cover di Daniel Johnston suonate "a lot heavier than what I thought it would be", e io non so cosa altro deve avere uno nella vita per sentirsi pieno di gratitudine e diventare migliore. "A lazy young sod I was / So deep in love those days" mi fa venire ogni volta gli occhi lucidi.

 


05) The Suncharms - 3 Billion Heartbeats
Dalla scena shoegaze di Sheffield all'inizio Novanta fino a questa fanzine con compilation per la label indonesiana Shiny Happy Records, passando per la reunion di qualche anno fa grazie alla Cloudberry e per un bel 7 pollici su Slumberland, i Suncharms sono tornati davvero in grande forma, e questa traccia, forse la loro più Pastels di sempre, lo conferma una volta di più.




06) Bjorn Falk - Knuckles
Se dentro un nastrone arriva il momento in cui riesci a infilare un po' di Soul dalla Svezia, secondo me sei sulla strada giusta, e il cantautore di Malmö continua a regalarci il suo "rock'n'roll for hopeless romantics" con la consueta eleganza.





07) Tapeworms - Safety Crash
È proprio l'anno del ritorno dei suoni Stereolab in tutte le possibili declinazioni: qui magari mescolati con un po' di electro-pop sbarazzino e di chitarre My Bloody Valentine. Ci vuole un po' di brio francese!




08) Hoops - Fall Back
Una canzone che sembra fatta della stessa materia dell'estate, tra chitarre luminose e coretti a presa rapida. Il ritorno della band dell'Indiana in grande spolvero: "Fall back in my arms again / If that’s what you want, baby if that’s you need".


09) Cloud Factory - Amnesia
Un promettente esordio garage-pop che mi ricorda un po' l'arroganza di certe Elastica e che rimbalza incontrollabile sotto il sole!





10) Fontaines D.C. - A Hero's Death
Travolgente attacco Strokes, cupa tensione Fall, un po' di poesia sputata in faccia, quella voce che non sai bene se sia più rabbiosa o più beffarda. “Life ain’t always empty”: lo ripete e lo ripete ancora. Per rassicurarti o per metterti il dubbio?




11) Tough Age - My Life's a Joke & I'm Throwing It Away
Post-punk da Toronto con i nervi a fior di pelle. Questa canzone mi ricorda certe cose di Ted Leo e trabocca di energia: "Struggling to avoid your changed and aged life".




12) Fenne Lily - Alapathy
Il ritorno della giovane cantautrice di Bristol (il secondo album Breach in arrivo a settembre su Dead Oceans) con un singolo ipnotico e contagioso che riesce a essere al tempo stesso urgente e sognante. 




13) The Radio Dept. - You're Lookin' At My Guy
Immaginaco che nel nastrone dell'estate sarebbe finita la b-side, la più distesa Could You Be The One, ma perché rinunciare a un'occasione per ascoltare, una volta di più, queste chitarre e scoprire i Radio Dept. che ballano doo-wop Sixties a una festa? 





14) English Summer - Our Compromise
Un po' di "estate inglese" non può mancare in un nastrone indiepop. Non ho più molta voglia di ascoltare la voce di Morrissey, e l'ispirazione limpidamente smithsiana e dolente di Caleb Carr, da Clare, Australia, arriva al momento giusto. It’s Miserable But We Carry On, titolo del suo EP di debutto, a volte suona tristemente appropriato.





15) Becca Mancari - Pretend
La conferma del talento della cantautrice di Nashville (secondo album appena pubblicato da Captured Tracks) nel riuscire a tenere assieme un pop dalle ombre inquietanti, divagazioni più introspettive e anche, come in questo singolo, suoni assolati e fluttuanti, assolutamente seducenti.





16) Night Heron - You Seem To Know
Quel punto della playlist in cui senti di dover mettere qualcosa un po' alla Teenage Fanclub e ti ricordi che uno dei migliori dischi di indiepop dell'anno ha la canzone giusta, con quelle armonie vocali che fanno subito California 1965.





17) WOW - Partirai
"Non so ancora dove andrai, ma lo sai: partirai": c'è un verso migliore per un nastrone da portare in vacanza? E quando esce così allo scoperto l'anima più Battisti degli WOW, non si può proprio resistere alla musica della band romana.




18) Pictured Resort - Time In Amber 
E poi, all'improvviso, via: mare blu da cartolina, la scia bianca di un motoscafo, il cielo scintillante e all'ombra delle palme il tuo sorriso che mi aspetta. Una canzone che suona come un fresco cocktail (e non intendo affatto sminuirla!), nuova e tempestiva produzione della band di Osaka che sembra spingere ancora più avanti la definizione di "breezy".

19) Pocket Sun - I Lost Track
"Counting the days / I lost track a long time ago" è l'augurio che faccio a chiunque sia lontano per le vacanze. Tenerezza synth-pop da Bristol con in testa certe nostalgie Washed Out o Toro Y Moi.




20) Merce Lemon - Baby
Una bella voce da Pittsburgh, Pennsylvania, mi piaceva un finale che staccasse e suonasse come d'altri tempi, in bilico tra indiepop e folk. Baby in appena un minuto e mezzo riesce a concentrare un addio, una dichiarazione d'amore, una rivendicazione, un insegnamento morale e una eleganza che si scrolla di dosso ogni malinconia. 







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