- I loved you with all that I had
- Oh ya I loved you too, but now that time has really passed
- Yeah you told me, you're never coming back
- Well I'm still sitting here
"I’ve had enough of each other / Want nothing more than to be a loner" dichiara in maniera netta e inequivocabile Loner, ma poco più avanti Month riconosce "This never ending new summer feeling / It comes and it goes".
In questa passione che oscilla, viene e va, si dimentica e poi torna a bruciare, i Dehd non nascondono il dolore ("For now I’m soaking, weak in my knees" - Desire), non nascondono la rabbia ("You only want me when you're feeling bad" - No Time), non nascondono il peso del tempo che è passato ("I'm so tired / I guess that's just part of growing old" - Apart), ma non nascondono nemmeno la luce che una relazione così profonda può dare ("I still love you even as I leave you" - Letter).
I Dehd riescono a modulare questi colori che si sovrappongono di continuo passando con totale naturalezza da toni sferzanti che ricordano una giovane Patti Smith, a quelli di certi scarni Pixies, a quelli un po' dark che a volte mi hanno fatto tornare in mente certe Dum Dum Girls. È un disco che cattura anche per tutti questi contrasti che trovano una loro coerenza. E intanto si resta così, un po' appesi, "Am I in heaven or in hell? I can’t tell", come canta l'ultimo ritornello.
This never ending new summer feeling
It comes and it goes...
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