La prima tentazione era stata quella di intitolare questo post "Our love for indiepop is Heavenly", che è un gioco di parole di una tale ingenuità da farmi quasi vergognare, ma credetemi: era sincero. Il riferimento, ovviamente, era a uno dei singoli degli Heavenly fondamentali per la storia di questo piccolo genere musicale a cui, nonostante tutto quello che sta succedendo intorno, voglio ancora un sacco di bene. Quella canzone, un 45 giri pubblicato dalla Sarah Records esattamente trent'anni fa, è contenuta insieme a tutti gli altri singoli degli Heavenly in una nuova compilation antologica in uscita per Damaged Goods.
A Bout De Heavenly raccoglie 17 tracce, tra cui anche quelle del P.U.N.K Girl EP, non presenti sui quattro album. Riascoltate tutte insieme, mostrano un livello di scrittura e creatività a dir poco eccezionali, e questa retrospettiva oggi è quanto mai preziosa. Come ha detto il chitarrista Pete Momtchiloff (in seguito componente dei Would-Be-Goods), "When we were active there was quite a lot of hostility, at least in the UK, but that faded once we became part of rock history, and since then there always seems to have been interest in the Heavenly way from one part of the world or another".
Se volete conoscere meglio la storia della band, qui trovate una fantastica e dettagliatissima intervista ad Amelia Fletcher, che degli Heavenly è stata la fondatrice, nonché inconfondibile voce. Nelle sue parole trovo una serenità che racchiude molta consapevolezza, e che spiega bene quale fosse lo spirito all'origine dell'indiepop, da tenere sempre a mente: la spontaneità DIY, l'attitudine punk anche quando tutti credono che tu stia suonando "innocue" jangling guitars, il femminismo e l'impatto sul movimento Riot Grrrl, il confronto sempre acceso con la stampa musicale, la necessità di reinventarsi, crescere e maturare ma restando fedeli ai propri ideali.
Per celebrare l'uscita della compilation, Amelia Fletcher e Rob Pursey, che al momento hanno parecchi progetti attivi (Catenary Wires, European Sun e Swansea Sound), hanno realizzato un paio di video con filmati dell'epoca inediti. Il primo, per So Little Deserve, potete già vederlo qui sotto. Non so voi, ma queste idilliache immagini di una giovane Amelia Fletcher girate in Super 8 sembrano uscite da uno scintillante sogno.
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