Prendono il nome da un classico dei Television Personalities (e già questo me li rende subito simpatici) e suonano proprio come qualche band rimasta fuori per un soffio dalla tracklist della compilation C86: loro sono The Smashing Times, e non provengono dai sobborghi di Londra della metà degli Anni Ottanta ma dalla Baltimora del presente. A ribadire il concetto, la band riassume la propria biografia in una sola riga: "Baltimore FreakBeat! We dig Rickenbacker, Dan Treacy, Ed Ball, comic books...". Semplice ed esaustiva.
Sono un trio composto da Zelda Anais, Thee Jasmine Monk e Ole "Juice" Johnson. Hanno pubblicato già due cassette per la Painter Man Records (si possono acquistare anche in bundle) e la più recente, intitolata Summer Inside, raccoglie 12 fantastiche canzoni, che non solo mostrano di ispirarsi a band storiche come Pastels, Vaselines, Dolly Mixture e ovviamente TVPs, ma sembrano anche molto vicine alla poetica contemporanea di band come Jeanines o Mick Trouble, e non è un caso che un side project degli Smashing Times siano proprio i divertentissimi Midden Heap.
Canzoni traballanti scritte durante il lockdown come "wistful reminders of a summer we'd all likely wish to forget", e che invece - nel loro suono a bassa fedeltà, non rifinito ma traboccante amore - diventano quasi una cartolina da un'estate indiepop perfetta.
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