Se per l'indie rock esistesse qualche specie di equivalente dei mille tormentoni estivi che infestano le nostre radio, per questo 2021 una delle principali candidate a diventare la hit della stagione sarebbe senza dubbio Chaise Longue del duo britannico Wet Leg.
Hester Chambers (che già aveva collaborato con i Plastic Mermaids) e Rhian Teasdale, dall'Isola di Wight, sul finire del 2019 hanno dato vita a una formazione che in pochissimo tempo è riuscita a far detonare un imprevedibile hype, tanto da guadagnarsi il contratto con la Domino Records.
È bastato un solo singolo (anche se, a dire il vero, esisteva un precedente Girlfriend di cui sembra però sparita ogni traccia online) per far piovere commenti entusiasti da nomi come Alex Kapranos, Steve Lamacq e The Vaccines. In appena tre minuti, Chaise Longue, prodotta insieme a Jon McMullen e Alan Moulder, già al lavoro con Arctic Monkeys e Foals, riesce a richiamare paragoni con Dry Cleaning (vedi quel "tono metallico standard" della voce) e Franz Ferdinand (per l'allegra esplosione del ritornello, già pronto per tutti gli indie dancefloor del futuro).
Quell'annoiato restare in equilibrio tra nonsensi e doppi sensi, languide allusioni e inviti diretti, mentre il ritmo incalza, le tre note del riff martellano e lo scioglingua del ritornello si ripete all'infinito, conficcandosi in fondo a ogni neurone sopravvissuto a questo caldo, risulta alla fine irresistibile. Mentre oltremanica fioccano già date e apparizioni ai festival, in attesa che arrivi l'album di debutto vero e proprio, mi accontenterei che ogni tormentone quest'estate suonasse così.
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