Hater: molto più che "Something"

Hater - Something
 
Super drammatica e scintillante, tesa e turbinosa ma meno oscura di alcune altre recenti uscite, è arrivata oggi pomeriggio, all'improvviso, una nuova canzone dei nostri amati Hater
La band svedese ha annunciato il terzo album, Sincere, in arrivo su Fire Records il prossimo 6 aprile e ad anticiparlo c'è questa Something ("a reawakening for the visionary band") che non riesco a smettere di ascoltare. 
L'impressione è che per questo nuovo lavoro, prodotto insieme a Joakim Lindberg e mixato e masterizzato da John Cornfield (già collaboratore di Ride, Stone Roses...), la band si sia immersa ancora più a fondo nelle origini del proprio suono, tra influenze di Slowdive e Deerhunter, uscendone rafforzata.
La canzone, che gioca sui contrasti tra l'angelica voce di Caroline Landahl, un ritmo nervoso e il muro delle chitarre, "it’s an expansive shoegaze trip through noisier, bittersweet pop realms where anger and heartbreak sheds new light on the acclaimed outfit". 
Molto più che "something".

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