“Questa è una canzone che parla dell'avere un esaurimento nervoso su un Megabus per Bristol. Parla dell'aiutarsi a vicenda, del costruire una forte rete di resistenza collettiva all'ambiente ostile che ci circonda, di insicurezze alimentari, di omofobia e transfobia da parte dello Stato e del tentativo di prendersi cura l'uno dell'altro".
Io ci voglio credere, cari Adults, voglio credere in voi. Soprattutto perché la canzone di cui parlate sembra una che avrebbero potuto sparare su Myspace i Los Campesinos! ai tempi d'oro.
Non sarà un caso che la vostra bio reciti: "adults are a noisy pop band desperately clinging on to the ghosts of 2009". Sì, ci sono passato anche io, tranquilli, ce la farete e ne uscirete migliori.
Forse.
Più o meno.
Non importa: l'importante è che continuiate a scrivere canzoni come questo nuovo euforico singolo appena uscito per Fika Recordings, prima anticipazione di un album in arrivo in autunno. Un semplicemente adorabile "scrappy, catchy DIY pop" messo assieme da quattro ragazzi di Londra Sud che in passato sono stati capaci di regalarci cover dei Pavement cantate con il vocoder o di Sebastien Tellier trasformato in Stereo Total, uscendo per label come Art Is Hard e For The Sakes Of Tapes.
Questa nuova All We’ve Got / All We Need, nonostante racconti una storia tutto sommato disperata ("you know someday we might just work out how we’re broken"), trova anche la forza di reagire, e con un colpo alla Trust Fund (altro riferimento sonoro piuttosto presente) ci ricorda che, alla faccia di tutti quelli che cercano di tirarci giù, "we're all we've got / we're all we need".
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