"If you miss me, then why don't you call me back?": a volte può sembrare la domanda più banale del mondo, la soluzione è lì, a portata di mano, cosa aspetti? Il nuovo singolo degli adorabili Strawberry Generation gira intorno a questa idea che spesso siamo noi stessi a riempire d'acqua il bicchiere dentro cui anneghiamo. "Miss Me is yet another song about regret and reflection, and to me it sounds like a long exhale at the tail end of a heavy summer. I hope you hear it too". A giudicare dalle fotografie, rispetto a quando l'avevamo conosciuta un paio d'anni fa, la cosmopolita band di Providence, Rhode Island, sembra essere rimasta un duo. Sia come sia, quella che non è cambiata è la qualità del loro indiepop, scintillante come certe classiche uscite Matinée Recordings o quella luce scandinava che filtra tra le sei corde (solo io sento qualche sfumatura di Impossible degli Shout Out Louds nella melodia?).
Non so dove trovi il tempo e le energie, ma lassù a Londra Cecilia Corapi dei nostri amati Qlowski si è lanciata in una nuova avventura musicale, anche questa decisamente promettente. Le Ghost Car sono un quartetto punk che ha da poco annunciato un album di debutto intitolato Truly Trash in arrivo su One Little Independent Records il prossimo 28 ottobre. Nelle storie di questo disco, le Ghost Car "attaccano la disuguaglianza patriarcale, l'omofobia, il razzismo e le relazioni tossiche", spingendo l'ascoltatore "a rivendicare l'autonomia e a ribellarsi contro i poteri che sostengono un sistema nazionalista ormai arcaico". Il secondo singolo che anticipa l'album è la frenetica Conch Pearl, due minuti scatenati alla B-52s con immancabili synth asprissimi, melodie che si rincorrono come un Sixties girl group che precipita. La canzone utilizza la metafora della conchiglia e della perla per parlare della comunità femminile e queer che spesso viene costretta a chiudersi invece di potersi aprire: "abbiamo utilizzato l'ossessione per l'idea di perla per rappresentare il possesso che a volte si manifesta nei confronti delle donne, qualcosa che tutti noi abbiamo sperimentato in prima persona a un certo punto della nostra vita".
Margaux, "la bionda solare" e Camille, "la misteriosa bruna", come recita la press release, sono due ragazze di Parigi "che cantano forte". Hanno formato le Ottis Coeur durante il primo lockdown per sfuggire alla noia e il progetto ha preso forma immediatamente, ispirandosi alla musica di Kills, White Stripes, Francis Cabrel e PJ Harvey. Fin troppo facile dire che si tratta delle risposta francese alle Wet Leg, ma in effetti il successo raccolto dal duo può ricordare quello delle colleghe oltremanica. Quest'anno, infatti, le Ottis Coeur hanno suonato in tutti i principali festival nazionali, dal Biches al Rock en Seine passando per il MIDI, trovando anche il tempo per un tour in Perù. Il loro secondo EP uscirà all'inizio del 2023 e ad antiparlo è uscito un nuovo singolo, la scatenata Labrador, tutta stop&go e perfetta per il dancefloor (mi ha fatto tornare un po' di nostalgia delle Plasticines!).
Il Brit Pop è vivo e lotta insieme a noi. Magari suona un po' più duro di come lo ricordavate, magari non ha lo stesso impatto della prima volta sulla società, ma da un punto di vista strettamente musicale direi che ci sono segnali interessanti. In quella leva di nuove band inglesi che ha tra i suoi principali nomi Sports Team, Lounge Society, Home Counties, TV Priests e altri, spiccano i Courting. Il quartetto di Liverpool ha annunciato l'album di debutto Guitar Music, in uscita il 23 settembre sulla prestigiosa Play It Again Sam. Dopo i singoli Loaded e Tennis l'ultima canzone ad anticiparlo, è questa Jumper, forse la migliore delle tre, prodotta da James Dring, già al lavoro con Gorillaz, Blur e Lana Del Rey: "una delicata storia di vero amore non corrisposto, destinata a recitare come una romcom del 2006. Parla dell'invecchiare e del credere che tutto andrà a posto, piccoli gesti di ogni giorno come lavare i piatti e lasciare aggressive recensioni di film su Letterboxd".
Un altro duo (deve essere una puntata speciale) è quello delle due gemelle Inez, alla chitarra e voce, ed Ella, alle tastiere, Mellotron e voce, in arte 7ebra. Le ragazze di Malmö pubblicheranno un album l'anno prossimo con la sempre notevole PNK SLM, e nel frattempo hanno aperto concerti per nomi come Bob Hund e i Dandy Warhols, e hanno fatto uscire un singolo di esordio abbastanza elettrizzante prodotto da Tore Johansson, già al lavoro con Franz Ferdinand e Cardigans. Il curioso accostamento di questi ultimi due nomi può forse servire per cominciare a dare delle coordinate al suono delle 7ebra, che sembra scarno e diretto ma è pronto a esplodere da un momento all'altro, soprattutto grazie all'armonia tra le voci delle due sorelline.
"Summer days seem so very far away", un semplice verso che oggi fa più male di quello che dovrebbe. Per fortuna arriva dentro una canzone molto bella e la poesia in qualche modo potrebbe lenire le amarezze di una fine stagione, se non fosse che la traccia successiva rincara la dose, ricordandoci che "we might not see another June". Sia come sia, da poco è uscito Swainson's Thrush, il terzo EP per i Field School, il progetto solista di Charles Bert dei nostri cari Math And Physics Club, e io sono molto felice. Il cantautore di Olympia, Washington, conferma tutto quanto di buono già conoscevamo della sua scrittura e della chitarra jangling, tra dolci echi di Magnetic Fields e qualche sconsolata melodia malinconicamente più Smithsiana del solito.
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