We're the unknown

The Wends - Worthy of Nothing
 
We learned how to fall
While you were trying to crawl


La canzone che ho ascoltato di più nel weekend è stata la canzone d'esordio di una band che non è affatto all'esordio. Una band, per dirla tutta, che avrei riconosciuto anche senza leggere titolo e autore di quella canzone. 
Come annunciato nei giorni scorsi sui social, i torinesi Smile hanno cambiato nome e ora sono diventati The Wends: più google-friendly e meno a rischio di finire confusi tra le nenie di Thom Yorke. Per cominciare a familiarizzare con il nuovo appellativo, bisogna sapere che, secondo la raccolta di neologismi post-internet del Dizionario Dei Dolori Oscuri, il sostantivo "wends" rappresenta la frustrazione per il fatto di non riuscire a godersi un'esperienza quanto dovresti, peggio ancora se si tratta di qualcosa a cui hai lavorato per tanto tempo e a cui tieni. Dentro quel ritrovarsi "come se il tuo cuore fosse stato accidentalmente smagnetizzato da un'ondata di aspettative mancate", prende forma l'idea di musica dei Wends.
«È una parola perfetta per descrivere gli anni che stiamo vivendo. Quegli anni che come Smile raccontavamo dal punto di vista delle città popolate dai fantasmi prodotti dal realismo capitalista, e che come Wends racconteremo unendo chitarre più nervose e atmosferiche a canzoni più riflessive, anche.»
Insomma, la storia è nuova ma ha radici lunghe e profonde, e qui le seguiamo e le amiamo sin dalle prime note. Anche in questo nuovo capitolo ritroviamo le meravigliose jangling guitars, le influenze power pop e le melodie radiose che già conoscevamo, ma l'energia è ancora più compressa e diretta, come se la band stesse lottando per lasciar esplodere il proprio suono.
La nuova canzone si intitola Worth Of Nothing ed è la prima anticipazione di un album  intitolato It’s Here Where You Fall (proprio come un verso di questo singolo), in arrivo a fine mese per We Were Never Being Boring (US/IT) e Subjangle (SA/UK).  «L'abbiamo scritta in pochissimo tempo, raccogliendo tutta l’intensità, il nervosismo e la paura di un periodo in cui le nostre certezze personali stavano vacillando. Abbiamo cercato di trasformare quel senso di inadeguatezza per le nostre azioni quotidiane - anche collettive - in rabbia.».


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