"Natale a Tokyo" non è il titolo di qualche nuovo cinepanettone ma quello a cui penso con un sospiro mentre ascolto il nuovo singolo degli Hazy Sour Cherry: due canzoni da mettere sotto l'albero, una inedita intitolata 17 e una cover del classico Stay Awhile di Dusty Springfield, che per Natale è sempre molto appropriata. "Seventeen" è la storia di una ragazza che riceve una magnifica chitarra bianca in regalo e ora si ritrova con il comprensibile problema di dover cercare qualcuno con cui suonare assieme: "She had no friends to play / She wanna write a song about him".
Neil Brogan, dei nostri cari vecchi Sea Pinks, ha pubblicato un Christmas EP che raccoglie alcune canzoni natalizie pubblicate negli ultimi due anni, con l'aggiunta di una traccia inedita. Brogan si premura di precisare che "il riferimento a figure e immagini della storia della natività non è inteso come un'approvazione della religione organizzata", e mi sembra un chiarimento niente meno che doveroso. La canzone inedita del cantautore di Belfast è questa christmas (with a small c), che ha questa introduzione piuttosto sibillina: "una canzone secolare su come alcune tradizioni e credenze vengono mantenute mentre altre declinano". Dovremo vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? O affrettarci a riempirlo di nuovo, vista la stagione di cene e brindisi?
Lungo tutto il 2022 i Wedding Present hanno fatto uscire un singolo al mese, e per il gran finale di questo singles club, a dicembre, hanno pensato di far uscire una canzone di Natale. Lo stesso David Gedge presenta così questa uscita: «Ah, la care vecchie "canzoni di Natale". A essere sinceri, sono più uno di quei tipi da "bah, sciocchezze" (citazione di Charles Dickens, NDR), da quando ho capito che l'unica cosa che festeggiamo davvero il 25 dicembre è il capitalismo! "Grazie per la lista di regali che vuoi che ti compri, ecco una lista di regali che voglio che tu compri per me." Non c'è niente di sbagliato in questo, suppongo, ma per me una delle cose più belle delle festività natalizie è il modo in cui le canzoni pop sembrano sempre più toccanti quando sono anche canzoni natalizie. Una questione di maggiori aspettative e di delusioni, forse. Ci ho provato anch'io un paio di volte nel corso degli anni, ovviamente, e mi è sembrato giusto fare un altro tentativo per il gran finale di "24 Songs". E così, The Loneliest Time Of Year ha un ritornello enorme e malinconico, campanelli da slitta e un video opportunamente surreale.»
"I’m getting everything I wanted / You give everything to me / I’ve got everything I asked for / Under my Christmas tree": il Natale dal punto di vista dei megamiliardari che tormentano il nostro mondo è quello cantato dagli Swansea Sound, la "anti-corporate indie pop" band che vede riuniti Hue Williams (Pooh Sticks), Amelia Fletcher e Rob Pursey (Talulah Gosh, Heavenly, fino ai Catenary Wires...) e Ian Button (Thrashing Doves, Death in Vegas, Darren Hayman e altri). Happy Christmas To Me , "a Christmas song the Buzzcocks would have written", è una canzone che il Natale scorso era uscita anche nella nostra compilation "A polaroid for Christmas" del 2021 e che quest'anno figura come B-side del Music Lover EP, la Christmas card che gli Swansea Sound hanno pensato di inviare ai propri fan. In copertina, non per niente, ci sono Elon Musk, Mark Zuckerberg e Jeff Bezos in versione Re Magi che ovviamente si ruberanno tutti i nostri doni.
Conosciamo da tempo Herr Wade, il progetto internazionale che unisce il norvegese Jørn Åleskjær (The Loch Ness Mouse, Sapphire & Steel...) e il tedesco Sebastian Voss (The Fisherman & His Soul, Nah...). I più attenti avranno anche notato che la loro nuova canzone Domino era contenuta nella nostra compilation A polaroid for Christmas 2022 (ehi, l'avete già scaricata? Per caso vi ho già detto che il ricavato va in beneficenza all'Associazione Sokos?). Domino proviene da un nuovo EP di stagione Weihnachten... Willkommen zurück! ("Bentornato Natale!") pieno di "sparkling, jingly jangly indiepop" che si apre con il delizioso titolo “You’ve Come A Very Long Way (For Being Such A Close Friend)”. La mia canzone preferita parla, guarda caso, di dolciumi: "it’s about a typical German Christmas sweet. A little cube-like praliné with relatively cheap ingredients. Either you love it or you hate it, and you can buy it already in August. It’s called Domino-Stein".
"Cheer Up, It's Christmas": ah, si fa presto a dirlo, in mezzo a tutto questo rumore. Tu lo senti, lo Spirito del Natale? Lo so, è difficile. Per fortuna ci sono gli infaticabili The Photocopies, dal Michigan, (ma "originally from London") che quest'anno si sono fatti in quattro per trasmetterci un po' di clima delle feste. Prima hanno regalato una canzone alla compilation di casa, poi hanno inserito la loro Under Christmas Lights dell'anno scorso nella super limited CD version di Have Yourself A Very Indie Christmas, che è la versione fisica delle due compilation digitali realizzate per supportare "Crisis at Christmas, the charity's annual project to care for the homeless over Christmas and beyond", promossa da Crisis UK, ente benefico che si prende cura dei senza fissa dimora (l'antologia include nomi come Swansea Sound, Popguns e Dodgy, tra gli altri); hanno messo in free download fino alla notte del 24 dicembre una fantastica raccolta di cover Songs by Other People; e infine hanno pubblicato Cheer Up, It's Christmas, per l'appunto, che con il loro consueto e adorabile stile un po' Tullycraft, spara quattro canzoni in sei minuti, una meglio dell'altra.
I Kidbug con una band formata Marina Tadic (Eerie Wanda), Adam Harding (Dumb Numbers), Thor Harris (Swans) e Bobb Bruno (Best Coast). Hanno da poco pubblicato un 7 pollici con due cover molto belle: Listen, the Snow is Falling di Yoko Ono e, nel lato B, la già classica Just Like Christmas dei Low, "a longer version of the Low song recorded for the Joyful Noise Holiday Party in December 2021. Dedicated to the memory of Mimi Parker ♡", dedica doppiamente speciale in questo Natale 2022.
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