"I am a pro at worrying about myself" è un motto che sento di poter fare mio, ed è anche il primo verso della prima canzone dei Collettivo Petricore, intitolata Dodgeball. Il quartetto, che si divide tra Torino e Reggio Emilia, è nato "dalla chat degli amici storici, dove si parla di musica, di calcio, di cuori spezzati. Ma soprattutto di musica". Quando finalmente qualcuno ha lanciato la proposta di suonare assieme, la prima canzone si è scritta in un attimo quasi da sola: evidentemente, "qualcuno aveva qualcosa da dire".
In realtà, i componenti dei Collettivo Petricore non sono esattamente degli esordienti e provengono tutti da varie altre esperienze musicali: il cantante Vincenzo Augello suona anche nei Porpora e negli Evacalls; Luca Castellazzi (qui alla batteria) fa parte degli Endless Matter; il bassista Lorenzo Albera è stato Perfect Pop e proprio quest'anno ha debuttato anche come come Death By Strobe, mentre il tastierista Massimo Rancati è tra i fondatori del blog musicale Goingsolo e collabora con la label Factory Flaws.
Dodgeball è un classico pezzo indie rock con quell'accento emo-ma-non-troppo che sembra fatto apposta per finire nella colonna sonora di qualche telefilm degli anni belli. Pensate a dei Sunny Day Real Estate più luminosi, o magari dei Death Cab For Cutie con riverberi e delay al massimo, e vi sarete fatti un'idea della musica dei Collettivo Petricore. La canzone, apparentemente, "parla di non sapere che il dodgeball è un vero sport", ma ovviamente c'è sotto qualcosa di più. "We are beautiful and doomed / always thinking about love and death": due versi che possono riassumere bene lo spirito del singolo, l'elusivo racconto di una relazione che cresce, "so we dodged each other / until we couldn’t avoid it".
Non è un caso, del resto, che la band prenda il nome da quella particolare sensazione che nasce dal profumo della pioggia sulla terra asciutta da tanto tempo: qualcosa che inebria, che riempie di ricordi, e che al tempo stesso apre a un nuovo tempo. Insomma, benvenuti Collettivo Petricore, un inizio davvero promettente!
PS: se guardando l'illustrazione qui sopra avete pensato a Romance Is Boring dei cari vecchi Los Campesinos!, avete indovinato: il riferimento è proprio a uno dei dischi preferiti della band, nonché del qui presente blogghetto.
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