Non so perché Molly sia malinconica: forse le mancano le serate in cui ballava Britpop e il Britpop non era ancora un genere da serate revival. Forse le manca lasciarsi andare in quel momento illimitato in cui la musica si scioglieva e, a poco a poco, passava dalle agitazioni shoegaze ai ritmi saltellanti e Manchester. La stanza girava e l'aria rimbalzava negli echi delle chitarre, e lei era lì, sospesa tra le luci colorate.
Non so perché Molly sia malinconica ma forse oggi potrebbe farle bene ascoltare il nuovo singolo dei Seablite, intolato proprio Melancholy Molly. Ha tutto quello che serve per farti ciondolare la testa e sollevarti da terra quel tanto che basta per non sentire più il peso dei ricordi: un attacco di basso da manuale, un ritmo incalzante e sornione al tempo stesso, una voce liquida che si perde tra strati di riverberi e feedback. Qualcuno ha giustamente chiamato in causa i Lush, e i Seablite qui sembrano aggiungere alla poesia della band inglese una freschezza e un'allegria West Coast.
Se con le precedenti uscite su Emotional Response e Meritorio Records i Seablite si erano già segnalati tra le migliori band indiepop della nuova scena di San Francisco, con le prime ed eccellenti anticipazioni dell'album Lemon Lights in arrivo a fine mese per Mt.St.Mtn., mostrano di sapersi trovare a loro agio anche al di fuori del jangle pop più classico e scintillante.
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