What’s the use of feeling feeling great, I don't know

HOORSEES - BIG

Dopo due album di indie rock solido, divertente e dalle radici ben piantate negli Anni Novanta, gli Hoorsees sono tornati con una nuova raccolta intitolata Big che forse, già dal titolo, intende dichiarare l’intenzione di fare un passo avanti. Diventare grandi, sognare in grande, sentirsi alla grande. Sia come sia, questa terza uscita vede la band parigina decisamente impegnata ad arricchire il proprio sound. C’è una sensibilità diversa negli arrangiamenti di queste canzoni, e anche se la capacità di scrivere melodie e ritornelli a presa rapida è rimasta quella che be conosciamo, è come se gli Hoorsees avessero bisogno di dare alla loro musica un look più elegante. Sin dalle prime note, dentro Big si nota una presenza più robusta di synth, le atmosfere sono più luccicanti e i contrasti più accesi. Vengono in mente subito gli Strokes tra il secondo album e terzo album, ma anche i Phoenix più primaverili, o certi Vampire Weekend dell’ultimo periodo. Gli Hoorsees restano sempre solidi e super divertenti ma hanno imparato a farlo con colori e velocità diverse, e questo me li rende ancora più simpatici. C’è un equilibrio nuovo nel gioco tra le due voci di Alexin Delamard e Zoé Gilbert (particolarmente a suo agio nelle tracce più synth-pop e notturne), e anche se magari qualcuno potrà trovare Big troppo patinato e meno aggressivo rispetto ai primi dischi, mi piace questo voler “essere grandi”, tornando su suoni indie rock Anni Zero per rinnovarli e renderli più moderni.


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