La mia mente forse non riesce a comprendere del tutto questo concetto, ma sembra proprio che siano passati vent'anni dall'uscita di Howl Howl Gaff Gaff, l'album d'esordio degli Shout Out Louds. Per mille motivi, questo disco e questa band sono stati una parte importante della mia vita e di questi miei anni di radio, di blog e di serate a improvvisarmi improbabile dj. Per celebrare l'importante anniversario, la band svedese ha intrapreso un nuovo tour nel quale suona l'album per intero e, soprattutto, sta per pubblicare un EP dal titolo Howl Howl Gaff Gaff (Revisited) nel quale rielaborano i loro vecchi cavalli di battaglia e intendono "esplorare, da un lato, come suonerebbero quelle canzoni se fossero state registrate oggi e, dall'altro, come due decenni di esibizioni dal vivo hanno trasformato una canzone".
Ad anticipare l'EP (uscita prevista per il 5 aprile) gli SOL hanno pubblicato una nuova versione del classico The Comeback, in cui il suono si fa più evanescente e malinconico: «The Comeback è stata la prima canzone che abbiamo scritto come band. Non avevamo ancora un batterista quindi abbiamo usato una vecchia drum machine che aveva il preset "bossanova" come unica opzione funzionante. In questa nuova versione volevamo mantenere quello stesso approccio ingenuo e incontaminato, ma inzuppato fino in fondo nella nostra speciale salsa sonnolenta e sognante».
Ad anticipare l'EP (uscita prevista per il 5 aprile) gli SOL hanno pubblicato una nuova versione del classico The Comeback, in cui il suono si fa più evanescente e malinconico: «The Comeback è stata la prima canzone che abbiamo scritto come band. Non avevamo ancora un batterista quindi abbiamo usato una vecchia drum machine che aveva il preset "bossanova" come unica opzione funzionante. In questa nuova versione volevamo mantenere quello stesso approccio ingenuo e incontaminato, ma inzuppato fino in fondo nella nostra speciale salsa sonnolenta e sognante».
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