Sembra già passato tantissimo tempo dall’annuncio che Condé Nast aveva deciso di “far evolvere” Pitchfork fondendolo con un’altra testata di sua proprietà, GQ, e procedendo poi a smantellare la redazione con numerosi e importanti licenziamenti. Eppure, è successo appena un mese e mezzo fa. Disincanto, cinismo e la quotidiana sequela di “ora abbiamo ben altri problemi” hanno allontanato la notizia ai margini del dibattito. Nel frattempo, si sono notate almeno quattro cose...
Continua su Machinapost, dove il buon Strelnik (e qui siamo ai manuali di storia del blog in Italia) ha voluto coinvolgere Francesco Eandi della webzine Humans vs Robots, Manuel Graziani (Manwell blog) e il sottoscritto per un veloce giro di pareri su una delle notizie che più ha scosso il mondo del giornalismo musicale negli ultimi tempi.
Abbasso la Wintour!
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