Gentili jangling guitars e dolci armonie vocali, oppure frenetico garage rock e ragazze che sembrano ballare a una festa sulla spiaggia: cosa ci posso fare se appena sento una band che mi fa tornare in mente, anche solo per un istante, le All Girl Summer Fun Band io mi innamoro subito? Aggiungiamo poi che le WUT sanno maneggiare magnificamente melodie terse alla Talulah Gosh o Tiger Trap, ma anche scatenarsi come certi Flatmates o Darling Buds, e il gioco è fatto, almeno per quanto mi riguarda.
La chitarrista Kaity McWhinney e la bassista Tracey Vath (già nei Knife Pleats e nei Love Cuts), insieme alla batterista Lauren Smith (Tough Age / Jock Tears) formano quello che definiscono un "trio riot-twee" (qui emoji con gli occhi a cuore) e hanno appena pubblicato il loro secondo album Mingling with the Thorns per la storica label Happy Happy Birthday To Me. Da segnalare anche la partecipazione di Christina Riley, dei nostri indimenticati Burnt Palms, in un paio di tracce.
Mingling with the Thorns è disco assolutamente divertente e sincero, anche se affronta temi complessi come il patriarcato, la degenerazione del capitalismo, e "la lotta per trovare un'autonomia personale all'interno di questo sistema sociale". Spesso tutto si riconduce ai problemi di comunicazione, quelli che ci vengono imposti ("Quiet! Quiet! The man has something to say!", canta beffardo il trio di Vancouver), oppure quelli che ci creiamo da soli, tra le tante insicurezze che non sappiamo scrollarci di dosso ("Talking to strangers won't put you in danger / Unless you don't ask the right questions").
La mia canzone preferita è Guts, Brains che dondola tranquilla un po' Beat Happening e invece prende di mira l'arroganza di chi si rifugia nel pregiudizio di sapere tutto ed evita ogni confronto per paura di dover ascoltare troppe verità: "Why do research when you know all there is to know / Why have a conversation when you can lead the show?". Senza dubbio, una delle "thorns" più rappresentative di questa epoca scadente, ma grazie alle WUT almeno il nostro quotidiano "mingling" diventa un po' più piacevole.
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