He won’t hear a single word but still demands for attention

Trees of Syntax - Anointed Protocol


Se avete seguito, anche soltanto da lontano, le vicende di un certo underground italiano dell'ultima quindicina d'anni avrete di sicuro incrociato il nome di Gianlorenzo Nardi. L'elenco dei gruppi in cui ha suonato, o degli pseudonimi sotto cui si è esibito è molto probabilmente incalcolabile: è partito da Marcello E Il Mio Amico Tommaso, e poi si è tramutato in Strueia, Summer Freckles, Reptilian Dream, La Festa Delle Rane e più di recente Lac Observation. Insomma, come qualcuno ha detto, Gianlorenzo ama "mille progetti pazzi".
Ultimamente, quasi tutti questi progetti gravitano attorno alla Hvergelmir Records, etichetta dedita alle autoproduzioni che prende ovviamente il nome dalla primigenia sorgente della mitologia norrena. Un po' come da quella sorgente, dalla label sgorga una ricca moltitudine di correnti musicali, e l'ultima mi ha sorpreso e incuriosito parecchio, perché vede alla voce Giacomo D'Attorre dei nostri amati Clever Square.
La band si chiama Trees of Syntax e a sua volta prende il nome da un cortometraggio sperimentale di  Daïchi Saïto. I Trees Of Syntax hanno appena pubblicato un EP di cinque canzoni di lo-fi indie rock intitolato Anointed Protocol e l'intero lavoro è avvenuto a distanza: "Gianlorenzo ha suonato le basi, me le ha mandate e io ci ho inventato le canzoni sopra" aggiungendo testi e melodie, semplicemente così. Con ancora più modestia, la pagina della label specifica che "the Institution of Postal Rock has recovered these tracks that were gathering dust inside old tapes". 
Nelle canzoni di questo EP postale, come è lecito aspettarsi, ritroviamo belle influenze Guided By Voices, Apples In Stereo e Neutral Milk Hotel. In questa categoria Neptune Blues è senza dubbio la hit della raccolta. Ma mi incuriosisce anche notare qualche elemento imprevisto che la sinergia tra Gianlorenzo e Giacomo fa detonare, come una certa cadenza indolente e Yuppie Flu in Sympathy For Chatillon, oppure un affascinante mix tra Beck e Flaming Lips in Very Enthusiastic Lobsters.
Spero che questo nuovo "albero della sintassi" ci regali ancora parecchi frutti così interessanti.





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