Ieri era il 7 ottobre, l'anniversario dell'attacco di Hamas che ha portato alla nuova guerra di Israele contro la striscia di Gaza, ancora tragicamente in corso. Giornali e televisioni si sono riempiti di articoli e commenti, e devo confessare che li ho evitati quasi tutti. A un certo punto non ne puoi semplicemente più, e ti senti stupido in ogni caso. Non ho riflessioni da aggiungere al già denso rumore di fondo, prendo per buono il breve riassunto di Leonardo (insieme alle sue tante riflessioni di questi mesi e anni sulla questione), e per il resto credo che mi competa di più segnalare una nuova iniziativa benefica musicale: è uscita una bella compilation dall'eloquente titolo Action Now! A Paperface Zine Benefit for the Palestine Children's Relief Fund. La pubblica l'ottima fanzine di Rochester, New York, Paperface e raccoglie "exclusive demos, covers, and unreleased tracks from some of our favorite scene stalwarts and purveyors in their purest form". Tutti i proventi di questa compilation, come detto, vanno direttamente al Palestine Children’s Relief Fund, associazione statuintense che "provides free medical care to thousands of injured and ill children yearly who lack local access to care within the local health care system". Sostenere questa causa diventa sempre più importante mentre comincia il secondo anno di guerra.
Fatta questa premessa, la compilation regala parecchie belle sorprese anche dal punto di vista strettamente musicale, e raccoglie una quantità di nomi cari anche a questa pagina: The Smashing Times, The Umbrellas, Kiwi Jr., Feeling Figures, Sharp Pins, Itchy & The Nits e molti altri. Da segnalare la presenza di entrambi i fratelli Brian e Michael D’Addario dei The Lemon Twigs, ognuno con una propria canzone, e di Michael Cipolletti insieme a Noah Nash, ovvero metà degli Uni Boys. Tra le scoperte più interessanti tra queste 26 tracce, mi segno di aprofondire meglio i Dumbells, i Love Banana e i Buz Avenue. Quasi in fondo alla scaletta, una delle scoperte più preziose di questa compilation: niente meno che Linda Smith, nume tutelare della scena lo-fi, alle prese con una toccante cover di Submarine Bells dei The Chills, proprio a pochi mesi della scomparsa di Martin Phillipps. Un omaggio commovente dentro una magnifica raccolta assolutamente da supportare e sostenere.
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