“Nostalgic for the worst reason”

Young Scum - Lighter Blue

Nel 2024, ascoltare indiepop in un qualunque venerdì di vari Best New Music e “37 New Albums You Should Listen Today”, ti lascia addosso quella sensazione di essere fuori fase e di trovarti parecchio fuori dalla mappa. È come non avere visto la nuova serie di cui tutti stanno parlando questa settimana, perché da qualche parte nella tua adolescenza hai deciso di disdire l’abbonamento a ogni piattaforma. In ogni caso, può regalarti anche un certo senso di conforto tenersi questa musica vicina, soprattutto mentre il mondo intorno corre di continuo alla ricerca del prossimo suono e del prossimo disco che conquisterà l’hype di mezz’ora.
“There’s nothing that I’d rather do than sitting with you” cantano gli Young Scum nella canzone dal titolo molto appropriato Peach Ice Cream, e lì sono semplicemente io insieme a queste scintillanti chitarre jangling e a queste melodie agrodolci. L’indiepop è l’esigua barricata della mia modesta resistenza, la malinconica ribellione a cui oramai non rinuncerò più. E c’è un album nuovo e magnifico da aggiungere al nostro canone dimenticato: Lighter Blue, per quanto mi riguarda, è l’inaspettato ritorno indiepop dell’anno.
Avevo amato la band di Richmond, Virginia, sin dal primo Zona EP del 2016 e l’esordio sulla lunga distanza del 2018 aveva confermato ogni aspettativa. Sei anni possono sembrare un secolo per gli standard dell’industria musicale di oggi, ma se sono serviti a portarci queste undici nuove trionfali canzoni, valeva davvero la pena aspettare. La maniera in cui gli Young Scum sanno mescolare melodie contagiose e sound nostalgico mi lascia davvero incantato. L’interpretazione della voce di Chris Smith indovina alla perfezione il difficile equilibrio tra spensieratezza e malinconia, e canzoni come Wrong, See It Through o la title trick ricordano Pains Of Being Pure At Heart o, ancora meglio, Velocity Girl e The Wedding Present. Anche quando provano a rallentare il ritmo e a cercare un’atmosfera più introspettiva, come in Velvet Crush o nella prima parte di Didn't Mean To (che vede il duetto delle voci - una carta che la band dovrebbe giocare più spesso), gli Young Scum sembrano sempre sul punto di venire travolti dall’emozione. È parte integrante del loro fascino, e forse la qualità migliore della loro scrittura. 
Lighter Blue è il lavoro con cui gli Young Scum inseguono ancora “the dream of the perfect pop record”, come recita la press release, cercando di non farsi deprimere troppo dalle complessità dell'età adulta, e sono convinto che centri in pieno l’obiettivo.




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