When I was young I thought I knew the world

Publicity Department - "Old Master" (Safe Suburban Home Records, 2025)

Prendete il disincanto di “Range Life” dei Pavement, la sorniona vena narrativa degli Eels, quel tocco slacker nel suono dei Cake: da qualche parte, nel punto in cui tutte queste influenze convergono, troverete con una buona approssimazione l’idea di musica dei Publicity Department.
O meglio, “di” Publicity Department, dato che si tratta del progetto solista di Sean Brook, già componente della band londinese indie rock Brunch. Progetto solista in tutto e per tutto, dato che nel suo terzo album, Old Master, appena pubblicato da Safe Suburban Home, scrive, suona, canta e registra praticamente tutto da solo. 
Pop a bassa fedeltà e ad alto contenuto di humour (vedi la confessione di Sheltered Life, oppure la spassosa Prime) suonato con molto amore da un musicista che dichiara di avere come eroi cantautori come David Gedge, Brian Wilson, John Cale e il personaggio di finzione John Shuttleworth. Qualcuno potrebbe aggiungere all’elenco una certa ironia british XTC e credo che non sarebbe fuori luogo. Con la sua voce roca, Publicity Department si trova a suo agio sia nei momenti più fuzzy, rumorosi e divertenti (There's No Stopping Me And My Friends From Achieving Happiness Again) che nelle ballate più orientate al folk e ad atmosfere più intime (Haircut Hippie, No Clown). Così pieno di affetto, empatia e poesia di piccola vita quotidiana, Old Master è uno di quegli album che già al primo ascolto suonano come vecchi amici che ti conoscono da una vita.



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