Se cerchi Lottie Malkmus su Google, la prima cosa che esce è una foto insieme a Lou Barlow. La seconda è un articolo sul sito della sua scuola (il Pomona College, in California) che parla del suo programma radiofonico e del suo lavoro come "music librarian" dell'emittente scolastica. Nell'ultima playlist postata qualche mese fa si leggono i nomi di Clean, Broadcast, Sun Ra, This Heat e Bar Italia. Insomma, anche se non portasse quel cognome, Lottie sembra proprio "una dei nostri" e una tipa super cool. Il fatto, però, è che porta anche quel cognome, ed è la figlia maggiore di Stephen Malkmus e dell'artista Jessica Jackson Hutchins. Da qualche tempo, Lottie ha una band chiamata semplicemente Lottie's e ora sono uscite le prime due canzoni scritte da lei. What Have We Got e The Cut sono due tracce di indie rock schietto e melodico, e mi ricordano i suoni e certe atmosfere alla Snail Mail, Courtney Barnett, Speedy Ortiz o Soccer Mommy, giusto per dare qualche riferimento. Se ogni tanto, tra le chitarre e i feedback, qualcuno potrebbe credere di intravedere qualche suggestione della band paterna, forse è per via del fatto che le tracce sono state registrate insieme a Gregg White, ingegnere del suono già al lavoro con artisti del calibro di Neil Young, Lana Del Rey, Queens Of The Stone Age o Pearl Jam e, soprattutto, The Hard Quartet, proprio la band dove ora milita Malkmus padre. In generale, però, qui sembra prevalere una maggiore propensione alla dolcezza, i testi hanno un andamento più narrativo, e non si inseguono (per ora?) sperimentazioni più rumorose.
Insomma, se i risultati sono già questi, con o senza quel cognome così importante, quello di Lottie è un esordio davvero interessante, un altro segnale di come l'indie rock riesca ancora a rinnovarsi passando di generazione in generazione.
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