You’re nothing but a fabulist anyway

THE CORDS - FABULIST (SKEP WAX / SLUMBERLAND RECORDS - 2025)

La prima volta che ho sentito parlare delle giovanissime The Cords è stato sui social dello storico negozio di dischi Monorail di Glasgow. Mi domandai chi fossero queste due ragazze, che in foto sembravano poco più che adolescenti, e che all’improvviso suonavano assieme a nomi come BMX Bandits, The Vaselines, Camera Obscura, The Orchids, The Umbrellas, Chime School, e praticamente in apertura di qualunque concerto o festival si svolgesse in Scozia, partecipando anche al Glasgow Weekender organizzato dai Belle and Sebastian. All’epoca, sul loro Bandcamp c’erano soltanto un paio di registrazioni dal vivo ma davvero tutti, da Stephen Pastel in giù, erano già parecchio entusiasti. Ogni cosa riguardasse le Cords sembrava distillata dalla migliore storia dell’indiepop, dal sound super zuccheroso fino alle grafiche naif di magliette e spillette autoprodotte.
Le sorelle Grace ed Eva Tedeschi (rispettivamente alla batteria e chitarra) si presentavano come amanti della più pura estetica C86 “straight from the heart”, nonostante la press release puntualizzasse “this isn’t C86… this is C24 and The Cords are leading the way”. La loro prima cassetta Bo's New Haircut / Rather Not Stay fu un trionfo twee compresso in cinque minuti, che si conquistò paragoni con Talulah Gosh, Shop Assistants e Tiger Trap.
È quindi del tutto coerente, e anche molto bello, che il loro album d’esordio venga annunciato come una co-release tra Skep Wax Records (label fondata proprio da Amelia Fletcher e Rob Pursey) insieme alla storica Slumberland Records, quasi fosse un passaggio di testimone generazionale. 
L’album uscirà il prossimo 26 settembre, si intitolerà semplicemente come loro ed è stato prodotto da Jonny Scott (Olympic Swimmers, Helen Marnie, Ladytron) e Simon Liddel (Olympic Swimmers, Frightened Rabbit, Poster Paints), con l’obiettivo di mantenere quello “stripped down DIY approach” che ci ha fatto amare le due sorelle sin dal primo momento.
La canzone che anticipa l’album è la deliziosa Fabulist, scintillante, orecchiabile e impetuosa nonostante racconti con toni piuttosto accesi quanto le ragazze non sopportino più chi semina menzogne in maniera costante e vive la propria vita come se fosse il centro dell’universo. 
Mi sembra giusto che con questo debutto le Cords reclamino il loro spazio, quello dove far vivere “the perfect pop songs they have magicked up” e dove noi siamo molto felici di averle incontrate.  


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