Savannah Ramirez, in arte Soursop, ci aveva già regalato un ottimo EP intitolato The Showdown un paio di anni fa, e ora la giovane cantautrice di Portland arriva all'esordio sulla lunga distanza, pubblicando Let The Loving Begin e mantenendo tutte le promesse. Il suo è un indiepop dai colori pastello che a un primo ascolto potrebbe ricordare lo stile di Frankie Cosmos o Snail Mail. Quello che aggiunge Soursop, e che rende deliziose le sue canzoni, è una certa declinazione più vintage, spontaneamente retrò, e che schiude un'innocenza piena di passione.
Le storie di Let The Loving Begin parlano dei temi più importanti di quell'età: il sogno di un’amicizia o magari di un amore capace di tirarti fuori dalla solitudine (Tony's World), la quotidiana fatica che costa accettare di non stati scelti (The One That Did), il sentirsi perennemente inadeguati a cui reagire con adeguata autoriana (Out Of Shape), scoprire la propria forza interiore smettendo di sacrificarsi per chi non lo merita, imparando a conoscersi meglio e a riconoscere la propria dignità (Angry for Me).
Soursop, con l'aiuto del fratello Brenden Ramirez (già nella band Bory) alla produzione, riesce a racchiudere tutto questo mondo in queste dieci canzoni morbide e colorate, all'apparenza senza pretese ma proprio per questo schiette e riuscite. "I'm trying to see something right about what I'm doin'", canta a un certo punto Soursop, e possiamo confortarla dicendole che qui c'è ben più che qualcosa di buono.

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