Il Nastrone dell'Estate 2025!

Il Nastrone dell'Estate 2025 - polaroidblog

La prima domenica d'agosto, nessuna vacanza in vista, pomeriggi in pigra deriva, precipitazioni posticipate, la solita strada vuota piantata in mezzo alla campagna emiliana, isole del Mediterraneo sugli Instagram altrui, un messaggio con la foto di un tramonto tra scogli e onde, lontani: "ti ho pensato". E una domanda all'improvviso: non ho ancora fatto il nastrone dell'estate, l'estate sarà cominciata lo stesso?



Tracklist:

01. Ryli - Bad July
Partiamo dal sole della California, e anche se “a luglio ogni cosa è andata male”, ormai ce lo siamo lasciati alle spalle. Consoliamoci con l’album di debutto di questa formazione All Star della Bay Area, tra grintose jangling guitars e voci sognanti.


02. Heavenly - Portland Town
La storica band britannica pubblica il suo primo singolo da 29 anni a questa parte e subito la mia estate brilla di più. La nostra cara Amelia Fletcher canta: "Non sono mai stata coraggiosa / Non sono mai stata una dura / Ma a volte devi dire basta", e io sento di essere veramente molto, molto d’accordo.


03. Cheesmind - 恋爱脑 Delulu (Feat. Zoey)
Due ragazze si confidano di non riuscire più a innamorarsi e di invidiare le amiche più giovani. Questi e altri discorsi da spiaggia in forma di coloratissimo e malizioso bubblegum indie rock, da Xiamen, Cina, località che fino a poco fa non avevo in programma di visitare.


04. The Cords - Fabulist
“La next big thing del twee pop mondiale” forse fa un po’ sorridere come definizione ma, d’altra parte, è vero che le sorelline scozzesi non stanno sbagliando un colpo. Il nuovo singolo delle Cords è perfetto anche per il juke-box della spiaggia di polaroid.


05. Bourgeois - Mattias
Immagina di sentire la voce di Mattias Björkas dei nostri cari Cats On Fire che risuona per tutta la città. Immagina che quella città sia Jakarta. Immagina due ragazzi che pubblicano una cassetta su Disanorak e dichiarano di “sentirsi in paradiso”.


06. Paper Jam - Ojos De Luneta
Il quintetto texano ha pubblicato un album di irresistibile twee punk, con riferimenti a Talulah Gosh e Tiger Trap, ma per il nastrone delle vacanze scelgo questa canzone cantata in spagnolo perché mi ricorda certe estati remote e spensierate della Elefant Records.


07. Frankie Cosmos - Your Take On
Giunta al sesto album (ufficiale) Frankie Cosmos ormai è un punto di riferimento per la scena indiepop e, nonostante la giovane età, in Different Talking si ritrova a riflettere sul proprio passato: “non si può mai tornare alla comodità e al coraggio dei primi vent'anni”. Ideale per i pomeriggi d’estate più pensierosi e solitari.


08. Tullycraft - Tarrytown
“A distant hurricane, would you and I continue to float? / I guess I never wanted to know”. Sì, lo stesso anche qui.


09. Autocamper - Again
Se sei abbastanza ansioso come me, What Do You Do All Day è una domanda che ti fai spesso anche ad agosto, quando dovresti essere via da tutto. Per fortuna, è anche il titolo di uno degli album indiepop più schietti e sorridenti dell’anno, e non puoi davvero lasciarlo fuori dalla valigia.


10. The Telephone Numbers - Be Right Down
Con musicisti che fanno parte anche di The Umbrellas, The Reds, Pinks & Purples e Chime School, è praticamente impossibile per i Telephone Numbers scrivere una canzone meno che fantastica. E questo singolo che anticipa il loro secondo album Scarecrow II è una grandiosa promessa. 


11. Jeanines - Satisfied
Il suono dei Jeanines è celestiale e sottilissimo al tempo stesso, precipita veloce e sembra sempre sul punto di andare in frantumi a ogni strofa, eppure continua a correre senza mai voltarsi indietro. Un po’ come vorremmo fare tutti.


12. The Parker Posies - Don't Be Shy 
Il ricavato dell’album che raccoglie le prime uscite di queste “dreem gurls” che si sono scelte il nome più simpatico dell’estate andranno a sostenere “beach parties for lonely oak bay teens”. Noi supportiamo. 


13. Dona Casque - Joie De Vivre
La gioia di vivere oggi sembra essere un po’ così: psicotica e ossessiva, post-punk dentro synth martellanti, all’improvviso arriva un ritornello che esplode in un melodioso yé-yé, e poi tutto ricomincia dall’inizio.


14. Wet Leg - Don’t Speak
«I don't need "Ti amo" / But I will say it if you like». Al contrario di certe cose lette in giro, non mi sembra che il nuovo album delle Wet Leg sia così insipido e ridicolo. E quando fanno tutte le sdolcinate come in questa canzone, trovo anche le loro seduzioni piuttosto autoironiche e divertenti. 


15. Good Flying Birds - Eric's Eyes
Un nome che si ispira ai Guided By Voices, un precedente EP intitolato niente meno che Talulah God, una partecipazione alla compilation di Paperface Zine in supporto al Palestine Children’s Relief Fund: direi che questo quintetto di Minneapolis si presenta decisamente nel migliore dei modi. Aspettiamo l’album d'esordio su Carpark con molta curiosità.


16. Lightheaded - The Lindens, The Lindens, The Lindens!
Semplicemente, non posso non portarmi in vacanza uno dei dischi indiepop più belli dell’anno. E poi chi non vorrebbe “huddle around the lindens / and mutter utter nonsense” per tutto il tempo?


17. Monetaries - School Friends
Quel sound tipicamente inglese, tra Would-Be-Goods, Siddeleys o Razorcuts, che sembra essersi reincarnato in certe band indonesiane trent’anni dopo, è uno dei grandi misteri dell’indiepop oggi, e fonte di continua meraviglia.


18. Laguna Bollente - Radio R
Questo per me è l’angolo romantico del nastrone. I Laguna Bollente sono una delle band più importanti in giro oggi in Italia, e con la loro spietatezza e il loro disincanto tirano fuori – loro malgrado – tutto il mio più spudorato sentimentalismo.


19. Creative Writing - Can't Thank You Enough
Quando partiamo, non dimentichiamo di mettere nella lista dei posti da visitare certe chitarre “true Nineties”, tra Big Star, Wipers, Chills e Lemonheads. In queste situazioni, i Creative Writing potrebbero essere ottime guide.


20. Comet Gain - Do You Remember 'The Lites On The Water'
L’ho già scritto e mi ripeto: “it’s incredible, how we’re still alive / marking out time with these lullabies”. Ma non stare a pensarci troppo, finché abbiamo questo tempo, noi cantiamo.



Commenti

  1. The Parker Posies... sounds real solid. Bit nervous that they are AI though.

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